Urinocoltura

È un esame che serve per accertare la presenza di microrganismi vivi che sostengono una infezione delle vie urinarie.

L’urinocoltura è indicata per:

1) disturbi dell’urinazione (bruciori, dolori, minzioni frequenti) con o senza febbre;

2) temperatura febbrile senza apparente giustifica- zione associata o no a dolori addominali e/o lombari;

3) coliche addominali ripetute;

4) in età pediatrica, disturbi gastroenterici ricorrenti;

La diagnosi  di infezione delle vie urinarie non può più essere formalizzata in assenza di una urinocoltura significativa.

A tal fine è necessario che:

1) ogni eventuale terapia antibiotica in corso venga interrotta 3-4- giorni prima dell’esame;

2) i genitali esterni vengano accuratamente lavati con acqua e sapone (estendendo il lavaggio alla regione sovrapubica,  perineale e perianale nelle donne), sciacquati con acqua sterilizzata (portata ad ebollizione per 10’) ed asciugati. Se si adoperano antisettici (sotto forma di lavande o similari), attenzione a che gli eccessi vengano eliminati con abbondante acqua;

3) venga raccolta  per  l’esame l’urina  alla prima minzione del mattino eliminando il getto di urine che si ha all’inizio della minzione e raccogliendo il getto intermedio in un contenitore sterile;

4) il  contenitore  venga  portato  al  più  presto  in Laboratorio.  Ove ciò fosse impossibile,  conservare fino al trasporto a 4-8° C (temperatura di frigorifero).

Nei bambini si può adoperare il sacchetto sterile adeso ai genitali che va raccolto subito dopo la minzione.

 

Interpretazione dei risultati

NEGATIVO:  – assenza di crescita;

– presenza  di  un  solo  germe  con crescita di un numero di colonie inferiore a 10.000 per ml di urina.

 

POSITIVO:   – presenza di uno solo germe;

– crescita di un numero di colonie pari o  superiore  a  100.000  per  ml  di urina.

 

Alcuni casi non ben definiti vengono interpretati come «DUBBI»: l’esame va ripetuto a distanza di 3-4 giorni.

 

In presenza di una urinocoltura  positiva, al fine di prevenire recidive e/o reinfezioni, è necessario accertare con urinocolture ripetute che l’urina dopo il trattamento sia ritornata sterile; ciò è particolarmente importante in pazienti diabetici, ipertesi, anemici, nefropatici.

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