Si parla sempre più spesso di trigliceridi
Che cosa sono?
Sono i “grassi”. Trigliceridi sono burro, olio, grasso della carne (e anche grasso del nostro adipe). Possono essere fluidi come l’olio del pesce, oppure duri e rigidi come il formaggio. viene da domandarsi come possano circolare nel sangue. La natura ha fortunatamente inventato le “lipoproteine”, che consentono di veicolarli in circolo assieme al colesterolo ed altri grassi, senza difficoltà.
Perché i trigliceridi fanno paura?
Perché aumentano in molte condizioni che si associano all’arteriosclerosi: il diabete, l’eccesso di peso, ed anche la pressione alta. Si parla di “sindrome metabolica” quando sono alti i trigliceridi, la pressione, il grasso addominale, la glicemia ed è ridotto il “colesterolo buono” o HDL. Oltre a un quarto dei malati di infarto in Itali ha i trigliceridi alti, la pancia, la pressione alta e l’HDL basso.
Quando preoccuparsi?
In linea di massima i trigliceridi fanno paura (bastano livelli oltre 170 mg/dl) quando si associano alla sindrome metabolica. Nelle persone magre, con pressione bassa, non fumatori e alto colesterolo HDL, anche 200-300 mg/dl sono ben tollerati. E’ opportuno comunque seguire una dieta, per evitare che dall’ipotrigliceridemia si passi al diabete, un fenomeno frequente. Se la trigliceridemia è molto alta, 1000 mg/dl o più, si rischia la pancreatite, un’infiammazione acuta del pancreas, che richiedere la chirurgia.
Perché aumentano i trigliceridi?
I trigliceridi derivano da tutti i grassi della dieta e anche da zuccheri e alcol. In almeno un paziente su tre, la riduzione o la sospensione degli alcolici (compreso il vino) riporta alla norma la trigliceridemia.
Cosa fare?
Molti hanno i trigliceridi alti per motivi genetici; spesso hanno basso colesterolo HDL e forte rischio vascolare. Per tutti la dieta è indispensabile, con risultati favorevoli in oltre il 50% dei casi. Vanno ridotti nell’ordine: calorie totali, alcol, zuccheri ed anche grassi. Va disegnato un piano alimentare accettabile, dal quale possono risultare anche calo di peso e di pressione. Per chi non risponde alla dieta e presenta alto rischio vascolare si utilizzano i farmaci. I più efficaci sono i fibrati; le statine sono utili quando si associa l’ipercolesterolemia. Di recente buoni risultati, nelle forme moderate, si ottengono con gli acidi grassi n3 del pesce.